Bike Marathon Gran Sasso 2025: tra vento, sfide epiche e panorami d’Abruzzo

Photo Credit: Daniele Capone & Endu
Il cuore selvaggio dell’Appennino ha battuto forte domenica scorsa: la Bike Marathon Gran Sasso 2025 ha riportato centinaia di ciclisti sulle strade più affascinanti e dure d’Italia. Una giornata carica di adrenalina e paesaggi mozzafiato, resa ancora più intensa da un vento impetuoso che ha costretto gli organizzatori a una scelta difficile ma saggia: annullare l’ascesa finale a Campo Imperatore, sulla storica salita di Marco Pantani. La sicurezza prima di tutto, ma lo spettacolo non ne ha risentito.
Tre i percorsi su cui si è snodata la prova, tutti chiusi al traffico e immersi in uno scenario naturale di rara bellezza:
- Corto (90 km, 1.635 m D+), aperto anche a MTB, E-Bike, Gravel e Handbike, non competitivo ma ricco di emozioni.
- Medio (110 km, 2.164 m D+), adatto a chi ama la sfida senza l’estremo.
- Extreme (135 km, 3.000 m D+), la vera prova per gambe e testa.
Il via ufficiale è stato dato alle 6:35 da Fonte Cerreto, ai piedi del Gran Sasso, con una temperatura frizzante che ha reso ancora più carica l’attesa dei partecipanti. A seguire, le partenze scaglionate del Medio e del Corto.

Il racconto della gara: imprese solitarie e successi netti
Sul percorso Extreme, l’ha spuntata con una prestazione da manuale Danilo Celano (Team Go Fast), capace di andare in fuga già nei pressi di Rocca Calascio e resistere in solitaria fino al traguardo con il tempo di 3:21:04. Una cavalcata che ha messo in mostra gambe, testa e coraggio. Al femminile, dominio incontrastato di Eleonora D’Angelo (Briganti d’Abruzzo), che ha chiuso in 4:36:32, staccando nettamente la concorrenza.


Nel percorso Medio, successo per Lorenzo Micheli (Vibrata Bike 2005) in 2:34:30, mentre tra le donne è stata Elisa Concetto (Lu Callaro) a primeggiare in 3:15:42, gestendo al meglio il dislivello e l’intensità della corsa.
Sorpresa sul Corto, dove Alessandro Cazzolla (Polisportiva Amici di Marco) – triatleta e recente bronzo mondiale nel duathlon – ha impressionato tutti con un crono di 3:10:14, in una prova tutta all’attacco. Applausi anche per Alessandra Di Giuseppe, la più veloce tra le donne.


Un’edizione che lascia il segno
Nonostante il cambio di programma, la Bike Marathon Gran Sasso si è confermata un appuntamento imperdibile per chi ama il ciclismo di montagna.
Il vento ha impedito l’arrivo a Campo Imperatore, ma non ha fermato la passione, il sudore e il cuore dei partecipanti, protagonisti assoluti di una giornata che ha celebrato ancora una volta il legame profondo tra la bicicletta e le montagne d’Abruzzo.
L’appuntamento è già lanciato per il 2026: perché il Gran Sasso, con le sue salite, il suo silenzio e il suo respiro selvaggio, ha ancora tanto da raccontare.