Corsa per Haiti 2025: oltre 700 ciclisti per sport e solidarietà. Groselj e Čepak firmano l’impresa

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Foto Credit: Foto Petrussi

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CIVIDALE DEL FRIULI – Sport, impegno e una causa che va oltre il traguardo. È questo il cuore della 32ª Corsa per Haiti, andata in scena domenica tra le suggestive strade delle valli del Torre e del Natisone. Oltre 700 granfondisti si sono ritrovati sotto un cielo minaccioso alla partenza in via Perusini, per affrontare uno dei due percorsi – 93 km la mediofondo e 131 km la granfondo – tra salite impegnative, discese tecniche e tanta passione.

A firmare la vittoria nella Granfondo maschile è stato il ventinovenne Matic Groselj, talento sloveno che ha costruito la sua impresa nella seconda parte di gara, chiudendo in 3h42’12” con quasi quattro minuti di vantaggio sul gruppetto degli inseguitori. Alle sue spalle Matteo Camerotto e lo sloveno Miran Kovacic, che hanno completato un podio di alto livello. Groselj, già noto per aver incrociato le ruote con Pogacar ai tempi del Giro del Friuli Under 23, ha confermato il suo valore anche tra gli amatori.

Nella Granfondo femminile, netta affermazione per Lina Čepak della Santini Squadra Corse, che ha lasciato il segno con una prova autorevole e distacchi abissali: solo la triestina Chiara Ukovich è riuscita a contenere il ritardo sotto i venti minuti.

Sul percorso medio, la copertina va a Alessandro Tomasella, portacolori della Chiarcosso Help Haiti e unico italiano a salire sul gradino più alto del podio. Metalmeccanico di Cividale, ha replicato il successo dello scorso anno fermando il cronometro a 2h33’32”, davanti ai veneti Enrico Zanetti e Davide Pantano. Anche al femminile si è rivista la stessa vincitrice del 2024: la slovena Petra Pasar, che ha chiuso in 2h54’24” lasciando dietro Anna Cadorin e Federica Spessot.

Particolarmente combattuta la cronoscalata, con il Premio Enzo Cainero andato ad Andrea Calza (Amiis di Adorgnan), autore di una prestazione da applausi con 20 km in 41’44”.

Ma la Corsa per Haiti non è solo gara. È soprattutto solidarietà. A pochi passi dal traguardo, il Borgo Haiti ha ospitato momenti di condivisione e raccolta fondi per il progetto Pane Condiviso, che da decenni sostiene oltre 1000 bambine haitiane nell’accesso all’istruzione. Il promotore Sante Chiarcosso, anima dell’evento, ha ricordato con emozione il valore di questa missione:

“Ho visto con i miei occhi la miseria di Haiti. Oggi quelle bambine sono diventate donne, madri, infermiere. È una speranza che continua.”

Un evento che non si limita ai chilometri percorsi ma lascia un segno duraturo, dentro e fuori dal gruppo. La Corsa per Haiti è ancora una volta esempio di come il ciclismo possa unire gambe, cuore e coscienza.

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